giovedì 24 marzo 2016

[Magla's Addicted] - I sogni di un bambino, Antonio Machado

 

Antonio Machado 

I sogni di un bambino


C'era un bambino che sognava, un cavallo di cartone. Apri gli occhi il bimbo e più non vide il cavallino, un cavallino bianco. Il bimbo tornò a sognare; per il crine l'afferrava... Ora non mi sfuggirai! Appena l'ebbe afferrato, il bimbo si svegliò. A veva chiuso il pugno. Il cavallino volò! Serio serio restò il bimbo pensando che non è vero un cavallino sognato.

(a cura di Pino Prete)

Novità uscite Arpeggio Libero

Libri libri libri... Letture letture letture! 


Buongiorno care e cari lettori! :-D

Vi segnaliamo due nuove uscite dal catalogo Arpeggio Libero: due letture diverse per incontrare tutti gusti!

Partiamo con il primo...


Il trolley rosa

Paola Brighenti

"Il trolley rosa" narra di Alias, un barbone che non abbandona mai il suo trolley rosa. Perché...
Vive ai margini della società, ossessionato dalla scomoda presenza di uno sconosciuto che cerca di sequestrarlo.
É la storia di un uomo senza memoria in un libro ricco invece di "memoria", dove passato, presente e futuro si intrecciano in una trama avvincente.
É un romanzo che parla di annullamento di sè e di rinascita, di dolore e di tenerezza, di solitudine e di affetti, di sconfitta e di speranza.

 
Il secondo titolo è della nostra maglozza, Alessandra!
Noi della redazione di Magla siamo orgogliose di lei, un romanzo unico nel suo genere, assolutamente da leggere...

Faust - Cenere alla cenere

Alessandra Nitti

Uno straordinario viaggio nell'animo umano, onirico e sconvolgente. 
Un prodotto editoriale di livello elevato, scaturito dalla penna unica di Alessandra Nitti.
Link per acquisto




Inoltre, segnaliamo che il volume dell'altra maglozza Loriana si attesta quale titolo più venduto della settimana in casa Arpeggio Libero, posizione immutata dalla sua pubblicazione! Un bel risultato di cui vogliamo rendervi informati...


4 Petali rossi - Frammenti di storie spezzate

Arianna Berna, Monica Coppola, Loriana Lucciarini e Silvia Devitofrancesco

L'antologia solidale di Arpeggio Libero a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne. Le vendite contribuiranno alla realizzazione della Casa delle Donne nella Marsica del centro antiviolenza BeFree. All'interno del volume quattro racconti su varie tipologie di violenza (utilizzo del corpo femminile, stupro etnico, femminicidio, stalking e violenza psicologica) e un pratico manuale SOS antiviolenza, scritto da BeFree. Un progetto editoriale unico, che tende a sensibilizzare sul tema grazie ai racconti e realizza concretamente un'opera importante, quale la casa rifugio in Abruzzo.

lunedì 21 marzo 2016

[Magla's Addicted] - IL PROFUMO DELLA FELICITA', Santina Gullotto


L'ANGOLO POETICO DELLA POETESSA SANTINA GULLOTTO CON POESIE TRATTE DAL SUO ULTIMO LIBRO PUBBLICATO DAL TITOLO <<IL BUIO E LA LUCE>>29>> POESIA
IL PROFUMO DELLA FELICITA'


Profuma come il pane, appena cotto al forno, profuma come il legno dell'ulivo che lo scalderà... Profuma come rose, appena sbocciate nel giardino, profuma come l'aria fresca di primavera, profuma come l'erba tagliata di buon mattino. Profuma come la pelle delicata di un bambino, e come la sua culla dove dormirà. Profuma come la preghiera, sulle labbra d'ogni sera e d'ogni mattina, che detta con il cuore ti benedirà. Profuma come l'amore vero e puro, che scalda il cuore... Nelle cose vere e semplici, è, proprio lì, che trovi il profumo della felicità...

(a cura di Pino Prete)

lunedì 14 marzo 2016

[Magla's Addicted] - Ho i ricordi d'infanzia, Antonio Machado


Antonio Machado  

Ho i ricordi d'infanzia


Ho i ricordi d'infanzia, ho i ricordi, immagini di luce e di palmizi, e in un fulgore d'oro, di campanili, lungil , con cicogne, di paesi con strade senza donne .sotto un indaco cielo, piazze vuote dove crescono aranci luminosi coi loro frutti rotondi e vermigli; nell'ombra di un giardino c'è il limone coi rami polverosi, e limoni d'un giallo impallidito nello specchio dell'acqua della fonte; aroma di garofani e di nardi, forte odore di menta e di basilico; immagini d'ulivi inargentati a un sole ardente che stordisce e acceca, e turchine e remote cime alpestri con rosse tinte d'una sera immensa.


(a cura di Pino Prete)

martedì 8 marzo 2016

[emozioni tra le pagine] - Donne in rinascita


«Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, non è mai finita per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole. Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia. Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola. Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare. Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane. Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo. Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua. In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi, e hai pianto. Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino. Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo. E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance? E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza? "Se lo sono chiesto tutte. E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te. Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa. E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande. Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli. Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo. Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse". Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre. Quando meno te l'aspetti...»
[testo originale Diego Cugia, alias Jack Folla]

martedì 1 marzo 2016

[Magla's Addicted] - L'INFINITO, Giacomo Leopardi


I 41 CANTI DI GIACOMO LEOPARDI
XII - L'INFINITO

Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare.

(a cura di Pino Prete)