martedì 29 aprile 2014

Il mio regalo di Pasqua

a cura di Ginevra Wilde

So che sono un poco in ritardo, ma perdonatemi, ero in vacanza! Ero infatti da mio padre dove mi è stato recapitato un pacchettino con dentro il mio regalo di Pasqua: il libro sospeso! La casa editrice Arpeggio Libero ha ripreso l'antica tradizione partenopea del caffè sospeso e l'ha trasformata nel "libro sospeso". Io ho ricevuto L'estate dei bucaneve della admin. Marta Tempra. La prima cosa che mi ha colpito è stata la bellissima copertina, di cui mi sono innamorata. Le parole poetiche della nostra talentuosa Marta, poi, mi hanno fatto compagnia durante le vacanze e sono felicissima di aver ricevuto questa magnifica raccolta.
Donare e ricevere cultura, ecco qual è l'obiettivo di Arpeggio Libero:

"Proprio uno scrittore, Luciano De Crescenzo, ci spiega che il caffè sospeso, oltre a essere un'antica tradizione napoletana, è un atteggiamento filosofico, parto di un popolo generoso e da sempre amico del pensiero.
Un tempo era cosa naturale vedere il ricco, felice per un affare andato a buon fine, entrare al bar, ordinare un caffè e lasciarne uno pagato, ma lo era altrettanto per il povero cui era appena venuto alla luce un figlio. E, sempre con la massima semplicità, si poteva vedere qualcuno affacciarsi alla porta, nella speranza che ci fosse un caffè sospeso.
La crisi ha cambiato molte cose e rilanciato l'antica usanza. La stessa crisi che ha confinato i libri tra i generi di lusso. Da qui l'idea del libro sospeso, felicità per chi dona cultura e felicità per chi la riceve, tributo del lettore a un autore conosciuto da tempo o appena incontrato.
Se hai la possibilità di donare, sei il benvenuto; se non ne hai la possibilità, saprai apprezzare. E se oggi dovessi essere in condizione di ricevere, siamo certi che domani ti ritroveremo tra noi per donare."
Riccardo Gavioso- Ideatore dell'iniziativa promossa da Ed. Arpeggio Libero

Partecipate anche voi e donate cultura! Clicca qui


lunedì 28 aprile 2014

Segnalazione libri: Quando dal cielo cadevano le stelle


Per la rubrica "Segnalazione libri" oggi vi segnaliamo la pubblicazione del romanzo "Quando dal cielo cadevano le stelle" di Sofia Domino. 
Trama 
Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. D’improvviso i nazisti arrivano in Italia e ha inizio la caccia agli ebrei. Tra lacrime, risate, primi amori e sogni, la vita di Lia va avanti, ma tutto crolla quando, il 16 ottobre 1943, la Gestapo rastrella il ghetto ebraico di Roma e lei viene catturata con la sua famiglia. Destinazione Auschwitz. Freddo, fame, morte, malattie… ma nessuno potrà fermare i sogni di Lia, di una ragazzina ebrea, di una ragazzina che vuole tornare a essere libera.

Ricordiamo che il libro è in lista per una recensione.



Una serena settimana a tutti
Annalisa





mercoledì 23 aprile 2014

[emozioni tra le pagine] - Uni/One

«Dopo aver fatto l'amore, dormiremo abbracciati. La tua schiena contro il mio ventre. E io stringerò le dita dei piedi attorno alle tue caviglie, come delle mollette, perché tu non possa volar via la notte. Saremo come un'immagine in un libro di scienze: un frutto tagliato a metà, tu la buccia e io il torsolo.»
[da "Che tu sia per me il coltello " di David Grossmann]

Segnalazione libri: La mia amica ebrea

Buongiorno cari lettori di Magla. Oggi vi segnaliamo un nuovo libro, "La mia amica ebrea" di Rebecca Domino. Il romanzo narra la storia di due giovani ragazze Josepha e Rina, la cui amicizia nasce e cresce in uno dei periodi più difficili della storia dell'uomo. Siamo nel 1943 e Rina è costretta a nascondersi solo perché è ebrea. Da qui una vicenda che dimostra come una sincera amicizia può vincere contro il male che alberga negli uomini potenti che credono di spezzare le vite degli altri.



L'autrice ha gentilmente messo a disposizione di Magla il pdf del libro, il quale è in lista per una lettura e recensione. Appena sarà pronta le recensione, troverete il post qui in Magla. 
Per ulteriori informazioni, cliccate qui

Alla prossima 
Annalisa 

lunedì 7 aprile 2014

Intervista a Ilaria Goffredo

Buongiorno lettori di Magla: l'isola del libro

Per la rubrica Italians do it better, oggi intervistiamo Ilaria Goffredo, autrice del romanzo di ambientazione storica Tregua - Il segreto. 

Per la trama e la recensione seguite il link

Conosciamo prima Ilaria attraverso la sua biografia. 






Ilaria Goffredo è nata nel 1987 e vive in Puglia. Ha viaggiato in tutta Europa e ha lavorato in agenzie di viaggi e grandi villaggi turistici. Nel 2005 ha lavorato come volontaria in una scuola professionale di Malindi, in Kenya. Lì si è innamorata di quella terra meravigliosa e della sua gente straordinaria. A ottobre 2010 si è laureata in Scienze della Formazione. Cura una rubrica di recensioni letterarie sul blog di Itodei sul suo blog e collabora con il sito Talento nella Storia. È stata giurato ufficiale del concorso “Casa Sanremo Writers Edizione 2013”. Ha vinto diversi premi letterari per racconti e diari di viaggio. Con il romanzo “Tregua nell’ambra” si è classificata finalista nel concorso nazionale ilmioesordio 2012.

Ed ora passiamo alle domande. 

Ilaria benvenuta nel blog di Magla.

1.  Ilaria Goffredo, autrice di Tregua – Il segreto: un romanzo che conta più di 12000 download. Un’opera che ho letto e che per la sua straordinaria bellezza, mi sono chiesta perché darlo gratis, come ha fatto l’autrice l’anno scorso. Oggi su Amazon a 0.99 centesimi, quasi gratis. Perché hai scelto questa strada?

Ilaria: Ciao a tutti. La scelta che ho fatto lo scorso anno mi ha dato tanto, e non in termini economici: ho conosciuto moltissime persone e con alcune ho stretto una buona amicizia, inoltre ho avuto modo di ascoltare pareri diversissimi, ma tutti preziosi. Grazie ai lettori infatti ho potuto migliorare di molto il romanzo, correggendolo e ampliandolo, per offrire ora un libro più completo e di migliore qualità perché chiunque acquista un libro ha il diritto di leggere un lavoro fatto bene. Ho deciso di rendere il romanzo disponibile su Amazon poiché la ritengo una piattaforma valida, è in continuo fermento oltre che universale, ed è forse la più utilizzata per l’acquisto di ebook.

2. Qual è stato il commento che ti ha più commossa e quello che ti ha fatto arrabbiare?


Ilaria: Una domanda difficile. Moltissimi commenti mi hanno riempito il cuore di gioia per l’entusiasmo con cui sono stati espressi, qualcuno di essi mi ha davvero toccato il cuore: sono quelli in cui i lettori hanno capito appieno il senso del libro, il messaggio che ho voluto trasmettere. E poi, se qualcuno mi dice che leggendo il mio libro ha pianto, be’, fa piangere me.
Ci sono stati ovviamente anche commenti negativi, anche se pochi rispetto a quelli positivi. In ogni caso non mi sono innervosita perché mettersi in gioco e sottoporre la propria opera all’opinione altrui significa essere pronti ad accettare pareri negativi. Accetto sempre le critiche, specie quelle costruttive, mentre detesto chi critica senza aver neppure letto un libro. Una persona mi ha detto che l’ambientazione iniziale, ossia il centro storico di Martina Franca, era trattata in maniera superficiale e si vedeva che non conoscevo i luoghi descritti. Ora, questa è ovviamente una cosa ridicola perché vivo a Martina Franca da quando sono nata, ho perfino fatto da guida turistica nel centro storico. Tra l’altro questa persona vive a Milano. Misteri.

3. Ci sono modi diversi con cui ogni autore si avvicina ai propri personaggi durante la stesura del testo, da cui poi nasce una visione propria del personaggio che spesso è diversa da quella del lettore. Elisa chi è e cosa rappresenta per te? Alec?


Ilaria: Non ricordo più il momento in cui ho creato i personaggi e le loro personalità, è come se fossero sempre stati dentro di me. Elisa è poco più di una ragazzina all’inizio del romanzo; è costretta dal regime e dalle convenzioni sociali a sottomettersi agli uomini, a vivere nella loro ombra, ad accontentarsi di ciò che gli altri decidono di darle. Era una situazione comune all’epoca. Elisa però, nel suo cuore, spera nella libertà, nella giustizia, nell’amore. Il suo percorso verso il cambiamento rappresenta idealmente quello di molte donne del passato ma anche quello della società stessa, che ci ha messo un po’ per riconoscere alla donna diritti pari a quelli degli uomini. Direi che oggi il processo non è ancora completo.
Alec è come se mi fosse comparso in sogno, così com’è, già sviluppato in ogni dettaglio e caratteristica. Per Elisa lui incarna la gentilezza, l’amore, ciò che nessuno ha mai voluto né potuto donarle, un’ancora nei momenti peggiori; per me la speranza, la possibilità di un futuro migliore, la giustizia.



4. Chi sono i lettori di Tregua? C’è un target preciso o hai notato fasce diverse di lettori?


Ilaria: All’inizio credevo che avrebbero letto il libro soltanto le giovani donne affascinante dalla storia di un amore travagliato e quasi distrutto dalla guerra, invece mi sono arrivati commenti da donne più mature, oltre i cinquant’anni, che si sono riviste ragazzine nell’ingenuità di Elisa, ma anche esponenti del genere maschile che hanno apprezzato molto la ricostruzione storica e lo stile.

5. Tu personalmente, quale credi sia il segreto che ha portato Tregua ad essere uno fra i più numerosi download del web?


Ilaria: I lettori mi hanno detto che i punti forti del libro sono lo stile e la storia e io mi fido del loro giudizio. Credo che anche l’ambientazione, un modesto centro del sud Italia anziché la solita grande città, abbia giocato a favore del successo del libro: essa ricorda a tutti che le battaglie di un Paese schiacciato dalla dittatura furono combattute in ogni città e che, anche se non menzionati nei libri di storia, molti uomini comuni furono, per i loro congiunti, degli eroi.

6. Dopo i due personaggi principali, chi ti sta più a cuore?


Ilaria: Marisa. Marisa è la tipica donna del sud: tenace, forte, autoritaria ma anche solare, traboccante di entusiasmo. È fatta secondo quello che si può definire "il vecchio stampo" e mi ricorda un po’ le mie nonne. Anche Antonio, il fratello di Elisa, è uno dei personaggi a cui sono più legata. Il suo temperamento, severo eppure buono, è tipico degli uomini dediti al lavoro della terra. Fu gente comune, gente come lui, che si armò del possibile e combatté i fascisti prima e gli occupanti nazisti poi.

7. Scrivere questo romanzo, ti ha insegnato qualcosa?


Ilaria: Mi ha insegnato ad avere pazienza. Per fare un buon lavoro infatti non basta documentarsi e progettare, impegnarsi. Ci vuole poi del tempo a fine lavoro: come il pane che lievita lentamente prima di essere messo in forno, così un libro necessita di tempo per crescere, per essere riveduto e riletto più e più volte, per essere corretto e migliorato, prima di essere offerto ai lettori.


8. Cosa ti ha lasciato? 


Ilaria: Un amore maggiore per la storia e per la mia terra. Sono sempre stata appassionata di storia e sin da piccola ho adorato la mia città, ma per scrivere Tregua ho dovuto calarmi ancor più a fondo nei modi fare e di pensare, nelle tradizioni, nella quotidianità dei decenni passati; ho accolto come tesori le memorie affidatemi dalle persone anziane, ricordi di un mondo che non c’è più e che, per certi versi, forse era migliore.


Link per l'acquisto CONSIGLIATISSIMO 

Ringraziamo Ilaria per aver condiviso con noi la sua esperienza di giovane autrice e le auguriamo un caloroso IN BOCCA AL LUPO


Letti per voi: Stryx Il marchio della strega di Connie Furnari

Cari amici di Magla, oggi per la rubrica Letti per voi vi presenteremo il romanzo fantasy Stryx il marchio della strega di Connie Furnari.




Trama


Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore: Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l’esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem.
La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L’unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigio azzurro: Scott. Il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti.
Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di ‘S’ posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.

Recensione


Stryx Il Marchio della strega è il romanzo d'esordio di Connie Furnari. Lo stile dell'autrice è leggero e fluido e crea suspense. Eccellenti sono i flashbacks distribuiti nel romanzo nei quali si narra la vita della protagoniste trecento anni addietro. Essi arricchiscono la storia di dettagli preziosi e incuriosiscono ancor più il lettore.
Il punto di vista del romanzo è incentrato su Sarah, la protagonista. Tuttavia qui e lì ci sono delle frasi che per un attimo si spostano sul POV di un altro personaggio lasciando il lettore confuso. Le descrizioni risultano molto sommarie mentre i dialoghi sono accurati e realistici.
I personaggi non hanno una psicologia profonda. La Furnari ha usato diversi stereotipi dei personaggi delle serie TV americane per adolescenti: c'è il belloccio della classe, il trio delle sbruffone, la protagonista sfigata e la sorella guastafeste. Solo negli ultimi capitoli Scott e Sarah appaiano appena più approfonditi. La differenza caratteriale dei vari personaggi si evince soprattutto dal loro modo di vestire. C'è poi Marco che durante lo scontro finale ha un comportamento poco adatto alla situazione e si dilunga in battute poco attinenti al contesto. Anche il colpo di fulmine tra Sarah e Arthur non appare verosimile.

In conclusione è una lettura leggera e spensierata per adolescenti che amano la magia, l'amore e l'avventura.

Ginevra Wilde

sabato 5 aprile 2014

Letti per voi- La geometria del vento di R. Malavasi



Titolo: La geometria del vento
Autore: Raffaele Malavasi
Editore: Autopubblicato
Pagine: Prezzo: 0,99 euro

Sinossi


Esiste il segreto del successo del velocista, la parte del corpo dell'atleta che permette di ottenere prestazioni vincenti?
Questo interrogativo segna sorti e vicende della famiglia Carrara da oltre un secolo: Carl, laureando in biologia, suo nonno Giulio, già partigiano, e il loro avo dell’Ottocento, il famigerato studioso di antropologia criminale Cesare Lombroso.
Durante gli studi per la sua tesi, Carl si imbatte nelle tracce di un testo che potrebbe fornire a quella domanda una clamorosa risposta; ma esso sembra essere stato occultato per cause non chiare. Si getta quindi alla ricerca del manoscritto, trovandosi presto a dover fronteggiare l'ingombrante passato della sua famiglia e a dover sfuggire a chi, risvegliandosi da un lungo letargo, vuole a tutti i costi mettere le mani su quell'antica scoperta.
La vicenda si snoda tra Parma e Torino, tra campi di atletica e biblioteche polverose; qui si intrecciano avventura, mistero, formazione, anelito verso grandi ideali, impietosa manifestazione dell’umana debolezza ed esercizio senza scrupoli del potere: dietro lo scenario del mondo dell’atletica si affacciano prepotenti i fantasmi del razzismo, della guerra fredda e del doping.

Recensione

La geometria del vento di Raffaele Malavasi è un romanzo thriller ambientato nei giorni nostri. Il protagonista, Carl, è un semplice laureando alle prese con la tesi e appassionato di calcio. Al suo fianco ci sono gli immancabili amici Giovanni e Alberto. Tuttavia, i personaggi più importanti sono quelli della famiglia di Carl, discendenti di Cesare Lombroso. La storia si svolge , infatti, attorno a un misterioso manoscritto dello scienziato che potrebbe portare pesanti conseguenze nel mondo dell'atletica. Lombroso ha lasciato in custodia del tempo questo suo prezioso manoscritto, lasciando pochi ma fondamentali indizi all'interno della famiglia e la matassa verrà lentamente sbrogliata da Carl e da suo nonno Giulio, pronipote di Lombroso.
I personaggi sono psicologicamente tutti ben descritti. Non sono moltissimi, tranne negli ultimi capitoli, ma costituiscono una rosa variegata. I sospetti del lettore ricadono di volta in volta su un personaggio diverso e alla fine rimane sorpreso da come si svolgono i fatti.
Lo stile iniziale è lento e anche un po' pesante ed è in netto contrasto con i dialoghi, incentrati soprattutto sullo scambio informale di battute dei tre amici poco più che ventenni. Il loro stile estremamente colloquiale strida con quello dell'autore durante la narrazione. Andando avanti si nota una certa maturazione di Malavasi e lo stile si appiana mentre il ritmo inizia ad accelerare. L'intreccio, i dialoghi e i lunghi momenti di suspense si svolgono come davanti ad una telecamera. L'andamento da film d'azione in alcuni punti fa appassionare il lettore moderno, in altri rende l'atmosfera poco probabile, come in una delle scene finali, nella quale Carl, in evidente pericolo, parla per diverse battute e fa il riassunto della situazione, cosa, inoltre, di cui il lettore non ha bisogno poiché ha seguito tutti i passi del protagonista.
La storia è molto originale e si nota il profondo impegno dell'autore mista ad un'eccellente fantasia. L'avventura di Carl tiene il lettore in apnea e lo fa tifare per il protagonista.
Il romanzo è stato autopubblicato. Tuttavia, se si lima in alcuni punti, merita molto.


Ginevra Wilde

giovedì 3 aprile 2014

Italians do it better - "Il Mentore", di Simone Bertino: soluzioni suggerite



Cari lettori, oggi voglio parlarvi del libro di Simone Bertino, "Il Mentore"

Il libro, pubblicato nel 2013 sulla piattaforma di selfpublishing de ilmiolibro.it, è un saggio che illustra, come descritto nella sua introduzione: "Come ottenere successo e felicità con l'unione di mente e cuore. Quest'opera è come uno scrigno. Al suo interno contiene e custodisce tanti piccoli tesori e apparenti segreti, e attende di essere aperto. Aprendolo, con fiducia, si troverà in un angolino anche il filo rosso che lega ogni mente all'unica matrice originaria, definita dall'autore Libera Mente Ricca. Il successo e la felicità s'incontreranno, ad un certo punto, lungo il percorso di unità tracciato da questo filo rosso."

Simone Bertino ha sollecitato la mia curiosità, tanto che sono andata a visitare il suo blog e ho acquisito ilo libro per farne un'attenta lettura. Mi piacciono i libri che portano all'introspezione. Mi piace poter leggere, proprio come avviene in questo libro - in uno stile fluido e semplice - concetti psicologici e filosofici che portano a una gestione "semplificata" degli aspetti relativi alla vita, all'approccio con la realtà, con le relazioni e i problemi di crescita e d'evoluzione personale. Un libro che prospetta un modo equilibrato e "sano" di rapportarsi al cammino che ognuno di noi compie in questa vita. Un libro che ho letto con curiosità e interesse.

Riporto qui alcuni brevi stralci di riflessione: "solo ricordando costantemente il potere della mente, di produrre pensieri in grado di creare, modificare e distruggere la realtà, è possibile sfruttare questa opportunità, che in definitiva è la portata di quanti abbiano il coraggio di delegare solo a se stessi la creazione della propria, unica, esistenza, assumendosi in prima personale la responsabilità delle decisioni necessarie a questo fine, prima fra tutte quella di capire ed accettare le leggi o, se ti spaventa meno, il meccanismo con cui ciò avviene".

O quest'altro concetto: "In definitiva, punto di partenza imprescindibile di ogni disquisizione sul tema è una prima fondamentale decisione. Decisione che non puoi demandare a nessun altro. Decisione che devi prendere TU in prima persona".

O, ancora: "Comprenderai anche che, in verità, Tu basti a te stesso, che tutto intorno a te cerca di convincerti del contrario, ma che in realtà così non è, se decidi di (ri)appropriarti dell'uso esclusivo della tua mente e delle sue infinite potenzialità".

Faccio i miei complimenti a Simone Bertino per la capacità di rendere semplici concetti a volte troppo astratti e complicati e, soprattutto, nella gentilezza con cui suggerisce possibili consigli e cambiamenti.

Titolo: Il Mentore
Autore: Simone Bertino
Editore: ilmiolibro
ISBN: 9788891051226
1a edizione 7/2013
Categoria
: Saggistica
Pagine: 218
Formato: 12x18 - Copertina Morbida - bianco e nero
Prezzo di vendita: 14,00 euro
Anteprima in lettura gratuita qui
Acquistalo qui


Chi è Simone Bertino? Liceo scientifico sperimentale, Università degli Studi di Torino - Facoltà di Giurisprudenza, Avvocato civilista. Ha interesse e passione per tutto ciò che riguarda la possibilità e la capacità per l’essere umano di migliorare se stesso. Dal 2013 ad oggi l'autore ha pubblicato altri due nuovi libri, disponibili sempre su ilmiolibro.it. 


Vi ho incuriosito a sufficienza? Allora andate a leggere i primi capitoli del libro qui... un'anteprima che, vedrete, non vi deluderà! Buona lettura!













mercoledì 2 aprile 2014

[emozioni tra le pagine]-Umanità

Testo tratto da I poveri non ci lasceranno dormire, di Alex Zanottelli, Mondolibri edizioni.

Volti di donne che pagano sulla loro pelle le assurdità del sistema. Il volto di Giuliana, abbandonata con tre figli dal marito, sicuro che la moglie avesse l'Aids. Lei non riuscì più a pagare l'affitto della baracca, e il padrone la cacciò fuori dalla stanzetta, con i bimbi e le poche masserizie.  (...)
E riandai alla figura di Agar, la schiava che ebbe un figlio da Abramo, e che Sara prontamente cacciò di casa. "Agar se ne andò, e si smarrì per il deserto di Bersabea. Tutta l'acqua dell'otre era venuta a mancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio, e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: 'Non voglio vedere morire il fanciullo'. Quando gli si fu seduta di fronte, egli alzò la voce e pianse. Ma Dio udì la voce del fanciullo."
E' il libro della Genesi. Agar, figura emblematica di tutte le donne schiave della storia, di tutte le donne di Korogocho, e anche di Giuliana, che pochi giorni dopo, moriva abbandonata in quella baracca.
Il volto di Martin, uno dei raccoglitori di rifiuti della discarica, stroncato dal male a sera tardi, davanti alla sua casupola, vegliato durante la notte dalla gente perché quel corpo non fosse sbranato dai cani. Lo trovai al mattino, ai bordi della strada, adagiato in mezzo ai rifiuti e avvolto da uno stuolo di mosche Tolsi uno straccio nero che lo copriva, e vidi quel volto tumefatto: lo guardo e lo riguardo, è il volto del crocefisso. "Dio mio, Dio mio, Dio mio assente e lontano! Io ti chiamo di giorno e Tu muto...e io invece un verme, non uomo, un obbrobrio di uomo, un rifiuto!". Un rifiuto tra i rifiuti ai bordi della discarica, a pochi metri dall'acquitrino, a fianco del fiume Nairobi, la città le cui acque puzzano come quel rifiuto fuori dalle mura di Gerusalemme. Pregai con la gente della discarica per dare dignità a quest'uomo, che non l'ha mai avuta.
Questo dare dignità ai poveri! Come un'altra sera, quando arrivammo alla baracca di un giovanotto distrutto dall'Aids: pioveva a catinelle, e in quella baracca sommersa dall'acqua non riuscivamo neanche ad entrare. Il soffitto era tutto un buco e, per ripararsi, Njuguna aveva messo un pezzo di nylon sopra il letto. Ovunque, sputi e immondizia: "Ho sete!", fu l'ultima cosa che riuscì a dire, e corremmo a prendergli un bicchiere d'acqua. Volevamo celebrare l'Eucarestia, ma non c'era neanche un angolo dove mettere il pane. O forse la messa era già celebrata, anche senza pane e vino, con quel "Ho sete!", e col corpo spezzato di quel giovane abbandonato da tutti, anche dai suoi familiari. Messa dei disperati, 'acqua' della speranza!


martedì 1 aprile 2014

Letti per voi- Il bianco e il nero parte II- P. Marina Pieroni

Buongiorno, cari lettori! Con un poco di ritardo pubblico la mia recensione su "Il bianco e il nero parte II-I draghi del potere" della saga de Le Terre di Arret di P. Marina Pieroni.
a cura di Ginevra Wilde

Trama


La Principessa Serenia è in viaggio. Un viaggio in cerca di se stessa e del potere del drago che alberga in lei. È confusa e travolta dagli eventi e sta acquisendo la consapevolezza di una guerra imminente. Dentro di sé sta trovando la forza per dominare gli elementi magici e trovare il suo vero potere, aiutata dai suoi migliori amici.Il Principe Gilbert è rimasto al castello nero, grazie al legame di sangue sente tutto quello che prova Serenia. Nel bene e nel male. La sua anima da demonio urla per potersi liberare e lui ha mille sfaccettature in sé. Buono o cattivo? Nero o bianco?Tra demoni, potenti magie, creature evocate e duelli di spada il Viaggio per le Terre di Arret continua, più magico che mai.Tra cosacchi, fiabe e pierrot… il mondo ucronico dietro le Terre di Arret


Recensione


Ho amato questa seconda parte del romanzo epic-fantasy della Pieroni anche più della prima. 
Lo stile dell'autrice è maturato e tutti i personaggi appaiono psicologicamente evoluti. La scrittura scorre rapida e senza inceppi, che è il marchio della Pieroni. Le descrizioni sono sempre accurate ma leggere, la narrazione carica di pathos. I dialoghi appaiono spesso un po' "cinematografici".
Ho amato il tema del viaggio, che è alla base dell'intero romanzo. Anche se è un viaggio in un regno della fantasia, sembra così reale e lo si può vedere davanti agli occhi mentre si legge. 
E' molto bello il mix tra la storia che conosciamo tutti e le invenzioni della Pieroni. Mi ha fatto sorridere vedere le vite "alternative" dei grandi artisti che conosciamo oggi. Una particolarità è anche la geografia del luogo. Non è opera della fantasia dell'autrice, ma è...no, dovete leggerla. A me ha colpito tantissimo!
Il finale è come lo speravo (meno male!) anche se negli ultimi capitoli c'è un colpo di scena che mi lasciato a bocca aperta, e in positivo!

Attendo con ansia nuove pubblicazioni di P Marina Pieroni. Intanto, potete gustare tante curiosità nel suo sito www.terrediarret.it