sabato 27 settembre 2014

[segnalazioni] - Un mare di poesia nella raccolta poetica di Floriana Porta



Salve a tutt* car* followers, oggi vogliamo parlare di poesia, in particolare dei versi di Floriana Porta, poetessa torinese e autrice del volume "Quando sorride il mare" (AG Book Publishing Editore), raccolta di poesie e haiku.



“QUANDO SORRIDE IL MARE”

POESIE E HAIKU DI FLORIANA PORTA

Collana "Le Cetre" - Formato: cm 12 x 16,5 - Pagine: 64 - Volume in brossura -
Prezzo: € 9,90 -ISBN: 9788898590087

  
 



Ed eri mare. Ossia incontro

di spirito e carne, ma anche

il luogo di resurrezione.

Enorme palcoscenico

fra gli dèi e gli uomini.





Il Libro
Il mare è il protagonista assoluto di questa ultima raccolta di Floriana Porta, a partire dal titolo, ma anche nel susseguirsi delle onde, delle maree e delle correnti sotterranee, nell’impeto dell’acqua, della schiuma che ci avvolge e ci travolge. La poetessa scruta il mare per strapparne i segreti più oscuri e inaccessibili; ne assapora i profondi silenzi e ne svela gli oscuri abissi. Respira il blu delle onde e s’immerge nella struggente e solitaria “marea” dei ricordi, in uno spazio-tempo senza fine. Lo scavo poetico penetra fin sotto la pelle sottile del mare e in ogni fibra dell’anima, in un percorso che si snoda attraverso sogni e fantasie, meraviglie e mutamenti.
Un libro imperniato d’energie e d'emozioni che non possono non affascinare e catturare il lettore. I versi – puliti ed essenziali, da sorseggiare lentamente – smuovono i sensi, giungono al centro, e arrivano dentro. 


IN OGNI DOVE

 Reticoli filamentosi

in ogni dove,

anche dentro mari di corallo.

Fra il penultimo verso

e il primo, a capo chino,

Perlopiù nascosti

in un inganno.




L'Autrice

Floriana Porta è nata a Torino nel 1975. Artista poliedrica, si occupa di pittura, poesia e fotografia. È presente in diverse antologie poetiche e ha pubblicato due sillogi: Il respiro delle ombre e Verso altri cieli. Le tematiche cardine della sua poetica sono le riflessioni sull'esistenza, le forze cosmiche e la ricerca dell’essenzialità. È membro della giuria del Concorso Internazionale Poesia Haiku organizzato dall'Associazione culturale Cascina Macondo, e di quella del Premio Italia Mia - Viaggio sentimentale in Italia, bandito dall'Associazione Italiana del Libro.



Vi invitiamo a leggerlo e a perdervi nelle sue pagine, tra emozioni e poesia...

Magla staff


venerdì 26 settembre 2014

blogtour Rosso Placebo tappa n. 4 "Il coraggio" su Magla, l'isola del libro


Coraggio = nome comune di cosa, 
maschile, singolare, astratta


Sull'astrazione, tuttavia non sono d'accordo. Il coraggio è una caratteristica così lampante in una persona, da vedersi ad occhio nudo. Tutti riconoscono quella scintilla divina che ci porta ad essere grandi nella semplicità, con molto poco. A volte però è un gesto così piccolo, spontaneo e stupido, che decidiamo persino di non farlo ed essere identici alla massa.

Quanti tipi di coraggio esistono? Direi un' infinità: milioni di sfaccettature.

C'è il coraggio di morire per un ideale; il coraggio di mantenere la parola data; il coraggio di proteggere la verità; il coraggio di difendere il più debole; il coraggio di essere diverso; il coraggio di essere sinceri; il coraggio di essere fedeli; il coraggio di mettere la propria anima a nudo; il coraggio di dare una possibilità all'altro; il coraggio di perdonare; il coraggio di ricominciare tutto da capo; il coraggio di vivere alla giornata; il coraggio di osare; il coraggio di cadere e ricostruire; il coraggio di consolare qualcuno che ne ha bisogno.

Nella mia vita ho sempre amato quel fuoco negli altri: sono sempre stata attratta dalla fiamma e l'ho rincorsa in capo al mondo per carpirne il segreto.
Il segreto è che non è una fiamma, ma un raggio di luce di vari colori.

Ora sarebbe perfettamente lecito obiettare: "Se tutti hanno coraggio, in pratica non ce l'ha nessuno." No invece. Non è cosa da tutti, o perlomeno non è una scintilla che brilla allo stesso modo in ogni essere umano.

Stimo tantissime persone che all'apparenza non hanno niente in comune tra loro; anzi sono convinta che a conoscersi andrebbero tutte in conflitto. Mi sono scervellata per capire che cosa le legasse a me in modo così solido, senza un nesso logico. Ho pensato e ripensato a un comune denominatore, a una fonte a cui risalire, giungendo alla conclusione che tutti hanno una massiccia dose di coraggio. I miei eroi ne hanno da vendere.

M'incanta colei che sempre e comunque avrebbe dato la vita per le sue idee e per il concetto stesso di coraggio che tanto amava; mi restano nel cuore gli insegnamenti di un uomo, che a un certo punto ha deciso di essere se stesso, anche se questo ha comportato deludere le aspettative altrui ed essere deriso. Nonostante ciò, è andato avanti a testa alta; amo la donna che ha sacrificato gran parte del suo tempo per gli adulti del domani; ricorderò per sempre quelli che hanno avuto il coraggio di darmi un consiglio importante, laddove non stava a loro farlo.

Coloro che invece di tirarsi indietro, si sono fatti avanti e hanno preso in mano la vita in qualsiasi modo.

Per fornirvi un esempio di quello che per me è il coraggio, voglio parlarvi di un film.

Ve lo ricordate “Un sogno per domani”?

In parole povere, a scuola viene chiesto ai bambini di pensare a un sistema per migliorare il mondo, e Trevor inventa un gioco: “Passa il favore”. Si scelgono tre persone per cui si può fare qualcosa d'importante, che cambierà la loro esistenza in meglio e la si fa senza tentennamenti. Quelle tre persone dovranno passare il favore ad altre tre persone e così via. Ma devono essere azioni importanti.

Ora accade che questo ragazzino crede così tanto nella forza del bene, che per realizzare il terzo favore cerca di salvare un suo coetaneo dai bulli, rischiando la sua stessa vita.


Questo è il coraggio di Violet. Lei crede così tanto nell'amore come ideale, da trovare la forza di seguirne il percorso, da lasciarsi guidare qualunque sia la strada. E incontra Alan.

Alan è un vampiro, non ha l'anima e non può ricambiare il sentimento profondo da cui la ragazzina viene colpita come un fulmine. Eppure, ogni volta che prende il suo sangue si sente diverso, in preda ad emozioni vere, seppur temporanee. Il sangue non ti restituisce l'umanità, ma finché è in circolo te la fa assaggiare per un po'.

Violet si dedica anima e corpo a questo ragazzo. Morto? Vivo? A dire il vero non lo sa neanche lui. Persino il vampiro si sente in difficoltà a navigare in un corpo che non brucia più di nulla. A quale scopo uccidere per trascinare una carcassa?

Ma lei non la pensa così. Letteralmente, totalmente rapita da lui, cercherà di aiutarlo in tutti i modi, ad ogni costo. Perché no: di salvarlo.
Ecco che allora questa ragazza così piccola -una quindicenne- è spinta dall'amore a diventare grande. A tirar fuori un coraggio che lei stessa non aveva mai pensato di possedere.



- La trama -

Tordemma non è una città come le altre; nuove forze oscure minacciano i precari equilibri tra esseri umani e demoni, portando entrambi verso un inevitabile baratro. In un mondo tetro, freddo, che non ha molto da offrire salvo una tiepida speranza, Violet, da sempre alla ricerca dell'amore incontrerà Alan: un maledetto; un vampiro. Guidata da un sentimento annientante, travolgente, dilaniante, la ragazza gli darà il suo sangue per salvarlo. Per strapparlo alla morte certa che minaccia costantemente ogni singola creatura, in attesa che si compia la profezia. Che ruolo avrà La Madre negli inquietanti avvenimenti accaduti a Tordemma? Chi scamperà alla furia del giustiziere e del suo flagello? E soprattutto: quale sarà il significato del ciondolo a farfalla, così vicino a Violet da illuminarsi ogni volta che si lascia succhiare dal vampiro?
 
 
- L'autrice -


Federica Forlini è nata ad Ascoli Piceno il 29 maggio 1991. Fin da piccola ama il mondo dell’arte e passa la maggior parte del tempo tra il disegno e il canto, che comincia a studiare nel 2005. Si diploma nel 2010 in Arti Grafiche all’Istituto D’Arte di Ascoli Piceno, col massimo dei voti. In seguito alle prime difficoltà nel trovare lavoro, esplode la passione più grande: la scrittura. Sempre fino a quel momento emersa timidamente dai temi scolastici, spingendosi per lo più a qualche abbozzo di storia, stavolta la porta a comporre il suo primo libro: “Angolo Buio”, frutto dell’esasperazione del particolare periodo di vita. Collabora con Scrittevolmente dal 2011 con lo pseudonimo di “Kiké”. Il suo racconto “La bambola” sarà presente nell’antologia horror e weird “Asylum 100″. Nel 2013 scrive “Rosso Placebo” e ne pubblica l’ebook tramite la piattaforma “Narcissus.me”.


Blog dell'autrice:

Pagina facebook dell'autrice:



LE ALTRE TAPPE DEL BLOGTOUR

Oriana e Alekos
13/09, sul blog de La stanza rossa



Amori immortali
17/09, Ispirazione, sul blog di Ilaria Goffredo


Il vampiro e l'anima
22/09, Diario di una ragazza madre in carriera: http://kazetotomonisarinu.blogspot.it/

Il coraggio
26/09, sul blog di Magla: l'isola del libro


La famiglia fantasma
02/10, sul blog di La mia canzone per te


La lotta interiore del punk
08/10, sul blog di Un buon libro non finisce mai


L'esteta moderno
16/10, sul blog di Connie Furnari


L'Urban Fantasy
24/10, sul blog di Viaggi nell'arte


lunedì 22 settembre 2014

[emozioni tra le pagine] - Come ti cambio il destino...

«"C'è un tempo che sale a spirale, c'è un tempo circolare. Questo ho potuto vedere nel mio viaggio verso il tuo passato. Il tuo tempo è un cerchio. Ciò che è stato vissuto prima di te torneri a viverlo tu e questo è fatale. Temi l'amore e i suoi slanci, temi le tue mani. Io non so come si spezza il cerchio del tempo. Sono molto vecchia e i morti non possono più apprendere niente, ma so che ci sono cerchi che si possono spezzare. Li ho visti dal tratto di spirale in cui sono morta, ci sono cerchi che i vivi riescono a spezzare. Voglia il cielo che tu riesca a spezzare il tuo. Devi cercare i simboli, Sofìa, conoscendo il tuo passato, trovarai il tuo futuro." (Donna Eulalia, chiamata dalla morte con il rito magico di Donna Carmen e Samuel, fa a Sofìa questa rivelazione)
 
La sua bambina è magica, pensa Sofia. L'aveva detto Donna Carmen. Non poteva perdersi così, doveva rompere l'incantesimo. Flavia doveva farlo. Doveva comparire, non poteva uscire dal parco. Strano che fosse successo proprio lì. Flavia si era persa come lei, dopo una festa di gitani nel Dirià. Povera madre sua, pensa, che era uscita nella notte e lei l'aveva seguita nella nebbia confusa di un ricordo ricco di particolari, ma incomprensibile. Che cosa sarà successo realmente? si chiede, mentre sente una pena profonda nascerle nello stomaco, quasi come una sensazione fisica. E' esausta, ha il corpo molle. Di colpo ha perso non soltanto sua figlia, ma anche il rancore per sua madre scomparsa nei confusi labirinti della vita. Il nodo di forza distruttiva e cieca che nel corso di tanti anni le aveva stretto in una morsa le viscere e il cuore, si scioglie liberando la sua energia attraverso tutti i pori, lasciandola come cera che si fonde al calore di quel dolore, svuotandola in profondità e, inspiegabilmente, rimpiendola nello stesso tempo. Era strano sentirsi improvvisamente senza rancore, leggera nonostante l'angoscia. Era paradossale che Flavia avesse dovuto perdersi perché lei potesse vedersi così chiaramente, come se si osservasse da lontano. Era crudele che Flavia avesse dovuto perdersi perché lei potesse riconciliarsi con i suoi rancori e ritrovarsi...»

[da "Sofia dei presagi" di Gioconda Belli]

giovedì 11 settembre 2014

Letti per voi - L'impero dipinto di Barbara Stefanini

Buonasera, lettori di Magla!
In questo piovoso giovedì fatto per stare in casa al calduccio a leggere, vi presento un romanzo inviatoci in redazione: L'impero dipinto diBarbara Stefanini.



Titolo: L'impero dipinto
Autore: Barbara Stefanini
Editore: Self
Pagine:179
Genere: fantasy

Trama:
L'Impero Dipinto è una terra immaginaria, suddivisa in quattro regni: TerraVerde, TerraBlu, TerraRossa e TerraGialla. I consiglieri dei regnanti erano chiamati Pantelici ed erano dei potenti maghi. Venivano scelti dagli Dei tra i principi dell'impero nel giorno del loro ventesimo compleanno. La volontà degli dei si manifestava per mezzo di una stella che si materializzava sulla mano sinistra del prescelto. Il colore assunto dalla stella indicava che tipo di mago il giovane principe sarebbe diventato (maestro, consigliere o il più importante di tutti, il Pantelico Adamantino, braccio destro dell'imperatore). Se la stella fosse stata d'oro, il principe (o la principessa) era destinato a diventare il prossimo imperatore. Il libro racconta le storie delle famiglie reali dei quattro regni, che si intrecciano tra loro, soprattutto nel momento in cui gli dei decidono di mettere alla prova i figli dei regnanti: sarebbero stati in grado di resistere alle passioni e alle lusinghe del potere per continuare a regnare degnamente, come i loro genitori.

Più che un fantasy, abbiamo davanti una vera e propria fiaba, con principi, principesse e re, ma anche con dei benevoli, boschi sacri e Pantelici. Ed è in quest'atmosfera fiabesca che facciamo la conoscenza dell'Impero dipinto, diviso in quattro regni: Terraverde, Terrarossa, Terragialla e Terrablu, dove tutti vivono in pace sotto la protezione dell'Imperatore e del saggio Ridolfo, il Pantelico Adamantino. Come in tutte le fiabe con F maiuscola, il pericolo è dietro l'angolo: gli umani, trascinati dalle loro emozioni, sconvolgeranno l'armonia dell'impero e si ritroveranno ad affrontare diverse prove e disavventure.
Lo stile è soft e leggero, morbido nelle descrizioni dei sentimenti, che trasmette un senso di calma nelle descrizioni, soprattutto quelle dei luoghi, e fa quasi venir voglia di trasferirsi lì. L'edizione è estremamente pulita e curata, cosa rara nei self e questo è sicuramente un altro punto a favore della Stefanini.
All'inizio è alquanto difficile orientarsi nei vari regni e tra gli innumerevoli protagonisti, ma l'autrice ha provveduto compilando una lista dei nomi e dei ruoli di ogni personaggio. Avrei preferito più pathos nell'andamento del libro, ma forse questo avrebbe distrutto l'alone fiabesco.

In conclusione, un bel fantasy, una lettura leggera ma interessantissima. Aspettiamo il seguito!

a cura di Ginevra