mercoledì 28 ottobre 2015

[Magla's Addiscted] - poesia di Salvatore Spinelli

poesia
di Salvatore Spinelli

 
Nella mia vita mai avrei pensato, adesso che sei vecchio e malato, che a salutarti sarei stato io, amato e fedele amico mio.
Che tu mi lasci non mi sembra vero amico fedelissimo e sincero, tu che per naturale abitudine hai colmato la mia solitudine.
Ora con la mano vecchia e stanca accarezzo la tua pelliccia bianca, tu mi guardi con l’occhio spento che produce in me dolore e pianto.
Anch’io ti guardo fissamente e i ricordi tornano alla mente, ti vedo cucciolo poi cresciuto e quello che da te ho ricevuto.
Quando la perfida…mi trafisse il cuore fosti tu a guarirlo col tuo amore, lo guaristi con le tua capriole che per me furon salutari parole.
Abbiam goduto giorni di felicità ma lunghi periodi di povertà, e quando a tavola non c’era niente ci sosteneva l’amore solamente.
Io non ho conosciuto l’agiatezza ma tu sei stato la mia ricchezza, la tua compagnia è stata vitale facendomi superare il male.
Ma ora che te ne sei andato che ne sarà di me vecchio e malato, chi al mio cuore darà conforto ora che tu, amico mio, sei morto.
Ma la realtà, amico mio, è una sola ed è la cosa che più mi consola, tra non molto anche io ti seguirò e felice con te mi ricongiungerò.
Cominceremo una vita novella, sicuramente assai più bella dove nessuno più ci dividerà e staremo insieme per l’eternità.
Se rinascere fosse dato a me accetterei ma solo se con te, perciò, amico, grazie di cuore perché mi hai dato solo amore.

(a cura di Pino Prete)

Nessun commento:

Posta un commento