uscirà in questi giorni fresco di stampa l'ultima opera letteraria della scrittrice poetessa SANTINA GULLOTTO un romanzo dal titolo NUVOLE CHE CORRONO
Conosco bene SANTINA Gullotto una cara amica sincera olte che amministratrice del mio gruppo di poeie nel mondo della poesia,molto scrupolosa attenta gentile, ma non voglio oannarla troppo preferisco parlare della sua ultima opera letteraria
La vita materiale e psicologica è minacciata da uno dei più difficili periodi, penso di tutta la storia dell'umanità, quando tutto stava sembrando andare verso un periodo di benessere economico
Come un mostro avido di sangue, pronto a dilaniare corpi debuli, il cancro miete vittime, senza porsi limiti di età o di società
Che se ne fà l'uomo, nell'avere tutto, se il mostro è lì in agguato come un tarlo ad adpettare l'occasione di scavare come nel legno della guercia anche se secolare, ogni lobo del cervello fino a farlo sbriciolare
Il silenzio rotto, dal suono rilassante della cascatella dell'acquario, concilia la mente con il cuore; ogni tnto il labile scroscio viene sopraffatto dal rombo del motore di qualche auto che passa
Ancora qui,nel vano rilassarsi della mente, il senso inevitabile di disgusto e di sgomento, una sensazione che sa di voltastomaco imminente, non è solo il dolore fiico a spossarti a portarti sempre più giù di ogni cosa
Rispetto? Nemmeno per la vita, ferita dalla malattia, come quel mostro in aggato a dilaniare la sua preda
Il cielo terso, l'azzurro profondo, distesa sull'erba io guardo rapita, in una giornata di primavera, le nuvole che sembrano fuggire e cambiare forma nel giro di un secondo
chi si trovava da quelle parti, con il rispetto dovuto per le coltivazioni, poteva fermarsi per trascorrere le giornate all'aperto, godere dell'aria tiepida e consumare dei squisiti pranzi preparati la mattina presto, da posare sulla tovaglia adagiata per terra,
vicino al mare, seduta sulla spiaggia mentre guardo l'orizzonte che rosseggia mentre il sole se ne và e s'immerge nell'azzurro di quel mare ormai turchese
passa come sempre è un altro giorno impenitente, sono stata punita ancora una volta
Ogni tanto mi rifugio dal mio ulivo verdeggiante, quando riesco a scappare dalla vita martoriata di tutti i giorni
Miei cari questi sono passaggi estrapolati quà e la mentre sfoglio pagina dopo pagina la brutta copia del romanzo, non riesco a sospendere la lettura sono gia alla settima sigaretta di là i miei mi chiamano la tavola è pronta i piatti sono a tavola debbo obbedire, finisco di scrivere in fretta vi avviserò quando vedrà la luce quando finalmenteè nelle librerie esposto in vetrina,è un bel romanzo a me piace molto e credo che anche voi leggendolo ne sarete entusiasti un abbraccio,
Pino Prete
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