Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen
Titolo: "Orgoglio e pregiudizio" - Autore: Jane Austen -
Edizioni: Fabbri editori - anno: 1991 - pagine: 144
Difficile presentare questo libro, per due motivi: è tra i miei preferiti ed è uno tra i più letti a livello mondiale.
L'autrice
è tra le più amate di tutti i tempi. Le hanno dedicato club e altre
pubblicazioni, sulla sua vita e sui suoi romanzi hanno scritto tesi di
laurea e trattati socio-filosofici. In Inghilterra usciranno presto
banconote con la sua immagine e milioni di lettrici e lettori si perdono
tra le pagine dei suoi volumi.
Jane
Austen, pur se dalla vita breve e un po' ai margini della società
dell'epoca, riesce a tratteggiare i suoi personaggi in modo magistrale. I
suoi scritti hanno più livelli di interpretazione e un lettore attento e
scrupoloso può trovare un'ironica critica delle convenzioni sociali e
d'etichetta di quel particolare momento storico.
I
vari temi affrontati nel romanzo sono quelli tipici della società
dell'epoca: il matrimonio, il ruolo della donna, le etichette, le usanze
sociali e i rapporti tra i sessi. In questo contesto Jane Austen ha
precorso i tempi, narrando di eroine fiere e indipendenti, capaci di
tener testa a uomini più altolocati di loro, al contempo ha
spietatamente irriso le dame imbellettate e i dandy affettati
di cui quella società era fin troppo satura. La protagonista non si
sottomette alle regole sociali, che vedono le unioni matrimoniali
dettate dalla convenienza e dall'opportunità di un avanzamento sociale.
In questo una critica feroce è data da personaggi come l'amica
Charlotte, che si incastra in un matrimonio senza amore ma nel quale
cerca di vivere bene perché consapevole di non avere altro futuro,
diverso da questo, e dagli stessi coniugi Bennet, genitori di Elizabeth.
Ma
oltre tutto questo c'è la storia: romantica e appassionata, piena di
colpi di scena. Perché "Orgoglio e Pregiudizio", lo annuncia anche il
titolo, è la narrazione di impressioni sbagliate, di deduzioni errate,
di prese di posizione e di orgoglio riluttante. Tutto questo porterà la
protagonista principale (Elizabeth Bennet), e con lei gli altri
personaggi della vicenda, a dare fiducia a personaggi che non lo
meritano e, al contempo, a disprezzare coloro i quali avrebbero avuto
bisogno di rispetto e ammirazione. La trama è avvincente e si arriva
forse troppo velocemente alla fine, dove l'amore romantico e vero ha la
sua degna conclusione.
Tutto
ruota attorno all'incontro inaspettato e fonte di irritazione, tra
Elizabeth e Darcy. Lei, captando una conversazione tra Darcy e un suo
amico, si sente apostrofare dal lord inglese come
"appena passabile" e da quel momento in poi i sentimenti della ragazza
sono di disprezzo nei confronti di quell'uomo altezzoso e orgoglioso,
che sembra trovarsi a frequentare il suo mondo e la sua famiglia con
estremo imbarazzo, perché di ceto inferiore. Questa situazione ha dato
modo all'autrice di scrivere dialoghi meravigliosi e unici, con una
pungente Elizabeth che non si lascia intimidire dall'alterigia dell'uomo
e che, anzi, mette spesso Darcy con le spalle al muro rispetto ai
propri pregiudizi e comportamenti.

Rileggo
questo romanzo ogni anno con lo stessa curiosità e stupore, con la
stesso amore e passione con cui l'ho letto la prima volta. Ma per
convincere voi, care lettrici e lettori, non serve un mio articolo,
basta sfogliarne le pagine... quindi, buona lettura! :-D
L'Autrice: Jane Austen
Scrittrice, figura di spicco della narrativa preromantica inglese nasce a Steventon nel 1775. I suoi romanzi sono "Orgoglio e Pregiudizio (Pride and Prejudice)" da cui sono stati tratte molte trasposizioni cinematografiche, la più recente con Keira Knightley. "Ragione e sentimento", "Mansfield Park", "Emma", "L'abbazia di Northanger" e "Persuasione". "Sanditon" è
l'ultimo suo lavoro, pubblicato postumo e incompleto a causa della sua
prematura morte. La salute della scrittrice, infatti, sofferente del
morbo di Addison, nel 1817 si aggrava, viene così trasferita a
Winchester per sottoporsi a cure mediche. La malattia però è incurabile e
la Austen muore a soli 41 anni, lasciando incompiuto quest'ultimo
romanzo. Ultimamente è stato pubblicato un volume di racconti giovanili,
scritti quando l'autrice aveva dai dodici ai diciotto anni: "Quattro coppie". La sua salma riposa nella cattedrale di Winchester.
∼ Loriana ∼
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