lunedì 30 novembre 2015

[Magla's Addicted] - L'uno e l'altro, Julio Cortazàr

Julio Cortazàr
– L’uno e l’altro

E che le resta alla fine del raccolto? Queste due mani rugose, questa faccia dove cova il tempo. Dentro, ubriaco sul fondo il rospo batte dolcemente. Credo che conti venti, ventuno, ventidue, ventitrè o lunedì, martedì, mercoledì. Espediente per dormire, però non dorme. Fuori c’è vita dappertutto, e le banderuole girano e le nuvole. E’ triste essere così solo in questo insieme, questa nobiltà La morte la preferisce, e la poesia le tesse già corone. Però è triste non essere anche questo foglio di carta, queste parole, tutto ciò che circondandolo lo isola, e lo definisce, tutto quello che nel mondo lo condanna a essere testimone ed alla fine – quando, già pronto - bestia oscura di un’ascia trasparente.

(a cura di Pino Prete)

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