Si può svenire per il dolore, e dal dolore essere risvegliati. Mentre correvo, mi sono venuti in mente i partigiani durante la Resistenza. Su questo si sono sbagliati in tanti. I più valorosi pensavano di poter sfuggire alla tortura svenendo... Errore, finché non sei morto il dolore ti acciuffa ovunque.
Titolo: "La lunga notte del dottor Galvan" - Autore: Daniel Pennac - Editore: Superbur Feltrinelli - Anno: 2006 - pp. 78 - prezzo 6,50 euro - acquistalo qui
Da leggere perché...
Questo
breve racconto di Pennac è esilarante, frizzante, incalzante e leggero.
Si legge tutto d'un fiato tra risate e ironia, in un gioco sapiente di
situazioni comiche e elucubrazioni mentali sagaci, come solo la penna di
questo scrittore riesce a narrare.
Da leggere!
Mi avvolgeva in uno sguardo che ero ben lungi dal riempire.
La Storia
Gerard
Galvan è un giovane medico del pronto soccorso animato da spirito
assistenziale e tormentato dal decidere che tipo di biglietto da visita
realizzare per sé stesso, per annunciare la propria specializzazione
medica. Proprio dal suo racconto torniamo indietro di molti anni, in una
folle notte dove, fra crisi di asma e ricoveri urgenti per trauma
stradale, un paziente diverso dagli altri attira la sua attenzione.
L'uomo se ne sta seduto su una sedia e continua a ripetere: "Non mi
sento tanto bene" senza riuscire, però, a spiegare altro. Al precipitare
della sua situazione medica il giovane dottore, con il malato al
seguito, consulta tutti gli specialisti dei vari reparti, per arrivare a
diagnosi sempre sconfessate dall'evoluzione della salute dell'uomo.
Esilaranti le scene d'emergenza, così come le valutazioni dei dottori
che riescono a passare dall'occlusione intestinale all'esplosione della
vescica, all'attacco epilettico.
Il
dottor Galvan assiste il malato per tutta la notte, sperando che la
medicina possa curare tutti i suoi mali ma alla fine, sopraffatto dalla
stanchezza, si addormenta. Al suo risveglio il letto di fronte a lui è
vuoto e il malato non c'è più. È morto? Lo hanno spostato di reparto? E
se sì, dove è stato portato? Galvan non ne conosce neanche il nome e le
ricerche che fa tra i vari reparti danno esito negativo: il paziente è
sparito!
Durante
il consulto fissato per quella mattina con tutti i luminari
dell'ospedale, dopo scene esilaranti in cui nessuno sa spiegare la
sparizione del malato, questi – tra lo sbigottimento generale – riappare
in ottima forma e la reazione del dottor Galvan cambierà tutti i suoi
progetti in campo medico...
L'Autore
