venerdì 15 aprile 2016

[Letti per voi] - L’alba dei papaveri, di Adua Biagioli Spadi

 Poesie d’amore e d’identità

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Titolo: ” L’alba dei papaveri (poesie d’amore e d’identità)” – Autrice: Adua Biagioli Spadi – Editore: La vita felice – Genere: poesia – pagine: 88 – anno: 2015 – prezzo: 12.00 euro –  Isbn: 9788877997371 – acquistalo qui



Dalla prefazione di Ilaria Minghetti

L’alba dei papaveri, il giorno che nasce come simbolo della vita che si rinnova continuamente e i papaveri come simbolo della bellezza della spontaneità.
Frutto di un lavoro durato dal 2007 al 2014, la raccolta è nata da un’esigenza di “parlarsi” e successivamente di parlare, da un dialogo prima con se stessa e successivamente con l’altro, da una ricerca prima di valutazione e poi di condivisione su temi nei quali viene data al lettore la possibilità di riconoscersi, di individuare percorsi analoghi.
Poesie d’amore e identità è il sotto titolo indicante due fulcri fondamentali su cui poggia lo sviluppo dei testi: l’amore con tutti i suoi volti, l’identità con la ricerca dei vari aspetti dell’Io relazionato al mondo.
L’alba dei papaveri è un ricordo a sottolineare che il tempo non è mai statico e mai del tutto passato.


La mia recensione


– L’assenza –

Senti, come tutto quaggiù
si trasforma sotto la neve.
Il tetto spiovente è scivolo immacolato,
piegata di peso è la morbida frasca
pare onda appesa all’aria che gela.
L’azzurro bagliore mi sfugge
in opaca crosta di quercia
il fuori condensa perfino quella carezza.
Pure il mio restare in questo fermarsi
un istante biancheggia,
silenzio degli strumenti.
L’orizzonte è un altro e io
non arrivo mai.
Tutto sparisce
sotto la neve che copre,
tranne queste tue rose infuocate
che non so più guardare dentro,
nel profumo dell’assenza.

Le poesie di Adua Biagioli Spadi hanno il tocco delicato del pittore. Esse sono brevi tele dai colori differenti, capaci di cristallizzare in versi un ricordo, un breve palpito di vita.
La penna dell’Autrice è lieve e i componimenti si susseguono con musicalità e sensibilità artistica.
– A un amore –

A te mi rivolgo,
perché so che ci sarai
quando il desiderio di una vita
tasterò fra tocchi rifioriti,
tenendo il frutto colto nel mattino
dal cielo di un balcone.
Questo mare sa di onda che sale
leggera nella calma
corteggia la conchiglia
mentre osservo la lentezza
dei gabbiani, il sibilare
a pelo a pelo sull’arioso soffio.
Proprio da quaggiù,
dove la gente stiracchia
un minuscolo sorriso
dentro a un rito buono,
nell’ovatta della quiete
dove arrischia il sole a picco.
Onde che non fanno salpare.
Il loro moto
fa sperare
di udire la tua voce
che cerco straniera nel tuo campo,
nella sabbia che stringo
ancora nel mio palmo.
Le brevi istantanee, che si dispiegano attraverso le pagine, colpiscono proprio per questa delicatezza costante, trasformandosi in leggere liriche di luce e colori, attraverso cui viaggiano le emozioni.
Oro
L’oro è dove mai lo attendo
nei disincantati luoghi,
perfino nel bruscello degli
inverni succubi del freddo.
Negli angoli tramortiti del giardino
e nel profumo intenso dei tuoi panni
l’oro si nasconde,
si rivela solido gioiello
sprofumato ai mille venti.
L’oro è sempre dentro ai firmamenti,
sa della tua voce,
questo è il gusto intriso del suo canto,
vibra dentro all’invisibile tuo gesto
e sfuma in echi di caldi tuoi respiri.
Dovevo saperlo che eri grappolo d’acini
intrappolato nel mescere dell’ocra,
potevo riconoscere nel sole dei miei drammi,
la fortuna del dono degli intarsi che celavi.
Ma quando vivi l’ora del qui
e il minuto tremolante dell’incerto
non ti avvedi mai
della delizia preziosa che ti porta,
l’Eldorado che possiede forse
finissima polvere di verità.

Ne consiglio la lettura agli amanti della poesia, quella cristallina di luce, soffusa di emozioni.
∼ Loriana ∼

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