martedì 7 luglio 2015

[Letti per voi] - Sono diventata invisibile, di Lucy Cavendish

Sono diventata invisibile, di Lucy Cavendish



Titolo: Sono diventata invisibile – Autore Lucy Cavendish – 
Editore: Cairo editore – Anno: 2007 – pag.: 365 – prezzo: 17 euro


Dalla IV di copertina: 

Per prima cosa vorrei presentarvi la mia famiglia: ci siamo io, Samantha, mio marito John II e i nostri due bambini Bennie e Jamie. E poi il mio figlio maggiore Edward, nato dal matrimonio con un altro John. Adoro tutti quanti, sono la mia vita, ma devo dire che rischio sempre un malore quando vedo la baraonda che fanno. Bennie, due anni, non sembra per niente attratto dall’idea di imparare a usare il vasino. Jamie, di soli otto mesi, mangia unicamente pappa di zucca, e quando dico unicamente lo intendo in senso letterale. Edward invece passa il tempo guardando Scooby-Doo. Di tanto in tanto perdo le staffe e mi metto a urlare come una pazza. John allora mi prende e mi porta di sopra, perché lo spettacolo non sia troppo penoso per le nostre creature. Comunque, a parte qualche paranoia sulla famiglia allargata che non potrà mai essere una “vera famiglia”, tutto è sempre filato liscio fino all’estate scorsa. È stato in quel momento che la faccenda si è complicata parecchio. Il mio ex marito, John I, è rientrato nella nostra vita dopo esserne stato fuori per anni; il matrimonio di mia sorella si è disintegrato e il mio migliore amico Dougie si è dato all’alcol e alla lamentela esistenziale molesta. Edward, naturalmente, era entusiasta all’idea di avere due papà a portata di mano. Mentre io ho cominciato ad avere una sensazione spiacevole. Era come se a un tratto fossi diventata invisibile…


Info sull’Autrice:

Lucy Cavendish è giornalista e vive nell’Oxfordshire con il marito e tre figli. Questo è il suo primo romanzo.


La mia recensione


I chick-lit sono molto amati dal pubblico femminile, ma in questo romanzo proprio non ho trovato alcun elemento positivo da poterlo consigliare.

Vuole essere divertetente e la descrizione in quarta di copertina ci prova, facendo intendere al potenziale lettore le avventure della protagonista diventata invisibile ai più, quasi trasparente, perché risucchiata dal vortice delle sue disavventure… Eppure Samantha, può essere tante cose tranne che trasparente: tutto ruota attorno a lei e alle sue intenzioni e desideri!

E la lettura inizia male se come lettrice mi sono trovata di fronte a una promessa non mantenuta. Perché la protagonista, Samantha, è sempre al centro dell’attenzione, contesa dai due John (il primo e il secondo marito), con un figlioletto piccolo che riesce a trovare addirittura spazio tra le pagine con la traduzione letteraria dei suoi gorgoglii da neonato (ep brrrr blaaa) più e più volte (tanto da diventare addirittura irritante) e che ne combina di ogni dove (che neanche nella realtà ci si imbatte in un terremoto del genere, a meno che non gli si lasci fare praticamente di tutto, che è poi quello che a protagonista fa, lamentandosi però subito dopo dei guai che il piccolo esploratore combina).

Ma l’autrice, dopo aver inserito ulteriori personaggi al limite dell’irrealtà (altri due figli, l’ex marito John, il nuovo marito che – addirittura! – si chiama anche lui John e che è il marito perfetto, comprensivo quasi al limite del ridicolo e sempre presente, pur quando si trova dentro casa l’ex di lei..) fa addirittura di più: infila altri coprotagonisti quali l’amico David e la sorella di lei, donna da incubo!

Risultato: un polpettone scritto in modo fin troppo leggero (quasi superficiale) su un mondo irreale, con un polpettone di personaggi strambi e troppo spesso irritanti e su situazioni assolutamente prive di attinenza al reale.

Qualche episodio divertente ma per il resto la lettura prosegue con grossa fatica, soprattutto perché è arduo frenare l’overdose del Troppo, il festival dell’Esagerato.

Mi aspettavo un chick-lit frizzante e divertente e ho trovato un romanzo forzato e banale, che esaspera situazioni per risultare divertente, dal risultato finale artefatto e innaturale, per questo ne sconsiglio la lettura.

∼ Loriana ∼





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