mercoledì 30 luglio 2014

Danilo Scastiglia e “Mosaico”

Buongiorno a tutti oggi vi presento l’autore DANILO SCASTIGLIA, che ci parlerà della sua produzione letteraria… dal predominante colore rosso, rosso come la passione e l’eros!



Titolo: Mosaico – Autore: Danilo Scastiglia – Editore: Giovane Holden, 2012 – Collana: Battitore libero – Pagine: 248 – Prezzo: 13 euro – Isbn: 978-88-6396-255-0 – Acquistalo qui

DALLA QUARTA DI COPERTINA – “Da sempre la parola è lo strumento privilegiato per analizzare la realtà, ma la complessità dell’essere umano e delle sue vicissitudini comporta ogni volta un qualcosa di ineffabile, di non descrivibile. Danilo Scastiglia affronta il problema di petto e il risultato non può che essere un mosaico, un puzzle di minuti e scintillanti tasselli, uno diverso dall’altro ma incredibilmente compatibili e uniti, a formare un disegno sensato, dai contorni che sfumano all’infinito. […]”

LA TRAMA – Racconti sparsi di variegata umanità: un giovane pendolare, una comitiva di ragazzini terribili, membri di una crew. Poi ancora, il giornalista che scrive di tatuaggi e che s’incontra con una famosa modella amante del pericolo e delle novità. Una ragazza che scopre la sconvolgente verità sul suo padre biologico. Si chiama Martina, e possiamo scoprire qualcosa di lei da questo breve estratto dal racconto Emancipazione:

 “Mi presento. Mi chiamo Martina, ho tredici anni, ma ne dimostro molti di più come tante mie coetanee. Ma voglio descrivermi e farvi capire bene. Sono una ragazza, anche se i miei continuano ancora a chiamarmi bambina. Sono cresciuta ormai, volgo ormai ai quattordici anni, sono carina, ho ereditato il seno di mia madre e ho già una terza abbondante, ho una chioma lunga, dolce, soave, quasi da pubblicità. La mia bellezza inizia a far breccia tra i ragazzi della mia età e non solo.
I miei non li sopporto più. Mia madre, mamma in carriera presso un noto studio, non ha mai tempo per me, per i miei problemi da adolescente, per le mie richieste d’aiuto, di consiglio, come tutti i figli desiderano…
Lei no, non è così purtroppo. Parla come un libro di giurisprudenza, tutta precisa, guai se dico un termine in dialetto o improprio al contesto. Ma soprattutto mi critica in continuazione, ha sempre da ridire su di me. Se ci sono delle cene, non aspetta altro che il momento giusto per denigrarmi pubblicamente e farsi compatire da quelle stupide pseudo amiche che invita mensilmente. Ah dimenticavo si chiama Samantah, si con l’acca che fa tanta tendenza e snob. E mio padre? Questo povero cristo o coglione decidete voi, è in balia di questa donna. Permette alla forte personalità di sua moglie di farsi scegliere i vestiti, chi frequentare, addirittura lo sport da praticare, il tennis per la precisione. Si chiama Oreste, ed anche lui mi chiama bambina, per poi però guardare il culo delle mie amiche di scuola. Li odio gli adulti, tanto grandi alle volte, per poi dimostrarsi tanto piccoli in talune situazioni. Quanto vorrei che mi capissero ed invece io per loro sono invisibile, come quel ronzio fastidioso che ti gira attorno e che non vedi l’ora che vada via.”

E poi, ancora, uno strano fortuito incontro che cambia tutta la visione della vita… Questo racconto è intitolato Destini (ed è stato pluripremiato in svariate occasioni). Eccone un breve assaggio:

 “A volte il destino fa proprio strani scherzi…Ero una donna delusa e spenta dal grigiore della routine, che riscopriva per sbaglio l’ebbrezza della vita, i suoi colori, i suoi odori, i suoi sapori attraverso un nuovo amore.
Tutto era cominciato per un contatto fortuito in libreria. Un giovane scrittore emergente, mi disse che poteva farmi la dedica sul libro che avevo appena acquistato. Lo guardai un attimo stupita, ed in una frazione di secondo accettai di farmelo dedicare. Mi chiese il nome e scrisse: “a Francesca, con l’augurio che tu possa realizzare tutto ciò che più desideri. Aspetto con impazienza la tua recensione..”
Mi diede anche il suo contatto su face… La foto nel mio account non era un granchè, anche se metteva in mostra il petto generoso.“

Nel volume troviamo anche altri personaggi: un rappresentante, una donna che decide di sottoporsi ad un delicato intervento di chirurgia estetica e, ancora, una coppia che cerca di preservare il proprio rapporto dalle tentazioni e dalle difficoltà della vita.
Il personaggio della giovane studentessa universitaria, già con una vita intensa alle spalle e dai mille pensieri, è quello che mi ha colpita di più, ecco una breve descrizione del suo mondo In Scoprirsi e ritrovarsi:

 “Mare, mare…il mio mare” – pensava Gisel – lontana già da troppo tempo dal suo mondo. Lo scorrere del tempo non riusciva a calmare il suo tormento interiore, ma nell’immensità e profondità della sua immaginazione spesso apriva una finestrella per vivere i ricordi, l’uno accanto all’altro, quasi a cercare una consolazione e una risposta alla sua unica domanda.
“Perchè ho così tanta paura?”- se lo chiedeva spesso Gisel. Una paura dall’odore inconfondibile, un’ombra che la custodiva e la ricattava rendendola confusa e vulnerabile. Ma l’improvviso rombo di un tuono che inconsciamente poteva rappresentare per lei la presa di coscienza di quella sua condizione così instabile, la spinse invece ad alzare gli occhi verso l’alto…il cielo si riempiva di nuvole dalle forme bizzarre e grigie. Un grigio che oscillava nelle sue tonalità, dal chiaro allo scuro, un colore che Gisel non amava per niente…
…Nonostante la sua giovane età Gisel sentiva di aver vissuto troppo, ma non quella vita che aveva sempre sognato da bambina. I suoi sogni annegati in un mare senza fondo erano lì pronti a rinascere insieme allo schiudersi di quella conchiglia che teneva gelosamente custodita nel suo cassetto. Sapeva che solo quando avrebbe trovato il coraggio di aprire quel cassetto la conchiglia si sarebbe schiusa lasciando la perla rilucere della sua bellezza. Ancora immersa con i pensieri nell’astrattezza del vuoto non si accorgeva che quel temporale estivo avrebbe di lì a poco lasciato venir fuori un bellissimo sole. Il primo raggio insinuatosi nella piega di una tendina di organza appena aperta riportò Gisel a vivere lo spazio e il tempo che mai come in quel momento sembravano essere la sua gabbia. – Una bella doccia – esclamò – è ciò che più di tutto mi farà sentire meglio -.”

Dell’autore e della sua opera “Mosaico” ne parla in modo approfondito il Corriere delle Puglie, del libro si dice che: “costituisce un’eccellente antologia di racconti dalla spiccata sfumatura erotica (ma mai volgare) che si estrinseca attraverso uno stile asciutto e diretto, privo di arditezze linguistiche. L’erotismo disinibito delle storie descritte (molte delle quali hanno per protagoniste delle donne) si miscela con una visione attenta e intimistica della vita, delle sue mille sfaccettature e del riflesso che queste proiettano sulla gente comune, vero e proprio punto focale della produzione letteraria di Scastiglia. […]”

L'autore: Danilo Scastiglia  è nato a Chieti nel 1972. Nel 2009 ha pubblicato Alchimie, Edizioni Simple. Ora è in libreria con Mosaico, edito da Giovane Holden Edizioni, una raccolta di racconti sul tema erotico. Danilo Scastiglia è un autore che vanta numerose partecipazioni ad eventi culturali: nel 2012 al Festival della letteratura e dell’arte erotica presso il teatro Pallavicino. Nello stesso anno partecipa anche alla rassegna “Parole e Musica”, curata dalla casa editrice Giovane Holden, presso il circolo culturale Acsi Thìasos di Camaiore (Lucca). L’autore ha ricevuto vari premi e riconoscimenti per i suoi scritti e questo suo ultimo lavoro "Mosaico" è stato premiato durante il Festival del libro a Polignano a Mare, proprio in questo mese di luglio 2014.

vedi il link della manifestazione

Spero di avervi incuriosito e... buona lettura!
Loriana

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